Lavori di Restauro della Torre Campanaria e messa in sicurezza coperture strutture Parrocchiali di San Zeno di Arzignano

Marcigaglia, costruzioni firmate

Indice:
• LAVORI
• DANNI CAUSATI DAL MALTEMPO
• FOTO
• STORIA DELLA CHIESA E DEL CAMPANILE


I Lavori

Committente: Parrocchia di San Zeno, Arzignano

In autunno 2020 sono iniziati i lavori di Restauro della Torre Campanaria e la messa in sicurezza del manto di copertura delle strutture Parrocchiali, a seguito dei danni accaduti durante la tempesta del 29.08.20 .
In particolare la torre campanaria di San Zeno, alta 38 metri + 4,5 metri di croce, aveva subito gravi danni alla parte sommitale (crollo della croce).

I Lavori hanno ricevuto l’ Autorizzazione della  Sopraintendenza BELLE ARTI e PAESAGGIO.

La Marcigaglia Constructions Spa, società generale di costruzioni certificata Qualità ISO 9001, in conformità al Decreto Ministero Beni Culturali n.154 del 22/08/2017 è dotata di Attestazione SOA per la categoria speciale:

OG2 “Restauro e manutenzione dei beni immobili sottoposti a tutela” per lavori fino a 500.000 euro.
La società è inoltre dotata di un Direttore Tecnico Laureato iscritto all’albo professionale – Sezione A degli architetti, con oltre 2 anni di esperienza nel settore dei lavori su beni culturali.

L’Attestazione SOA per la categoria lavori di RESTAURO (OG2), si aggiunge alle altre attestazioni SOA per Lavori Pubblici di cui è certificata la Marcigaglia Constructions Spa:

• OG1 VII: edifici civili, industriali e commerciali (fino a € 15,5 milioni)
• OG3 III: strade e lottizzazioni (fino a € 1 milioni)
OG6 III: acquedotti, fognature e gasdotti (fino a € 1 milioni)
• OG11 III bis: impianti tecnologici (fino a € 1,5 milioni)

29 Agosto 2020I DANNI CAUSATI DALLA TEMPESTA

Estratto dalla Relazione Tecnica
Ing. Albiero Andrea e Arch. Serafini Daniele

Lesione sommitale torre campanaria

A seguito del fortunale del 29 Agosto 2020, la croce sommitale rifatta durante i lavori del 2006 è crollata sul piazzale antistante la torre campanaria. Sono caduti a terra:

  • il basamento in pietra rivestito in rame in cui era infissa la croce metallica;
  • la croce in ferro;
  • parte della sommità del cono in mattoni.


Si presume che tale crollo sia stato causato dai forti venti orizzontali che si sono verificati durante l’evento calamitoso, aggravati dal limitato ancoraggio alla struttura principale del basamento in materiale lapideo.
Durante accurati sopralluoghi sulla torre campanaria, anche con il supporto di autogru, non si sono riscontrate altre lesioni all’intera struttura muraria del campanile.

Interventi progettuali di restauro

Per il pristino dello stato originario del campanile sono previste le seguenti lavorazioni:
• Adeguamento e ripristino della forma originaria della croce metallica;
• Ripristino della sommità del cono sommitale con il recupero dei mattoni caduti e la messa in opera con malata a base di calce;
• Ripristino della lattoneria in rame a protezione del basamento della croce;
• Rinforzo e adeguamento del collegamenti con le strutture sottostanti previa messa in opera di cordolatura metallica fissata alla cella campanaria e collegamento con traversine metalliche saldate in opera.

FOTO


Storia della chiesa di San Zeno

Estratto dalla Relazione Storico-Artistica
Progettisti: Ing. Albiero Andrea e Arch. Serafini Daniele

1400 – LE ORIGINI

La chiesa di San Zeno è indubbiamente di antica origine, e grazie ad alcuni lasciti testamentari e alla testimonianza presente nelle “Rationes Decimarum” del 1927, è noto che probabilmente già nei primi del XV secolo l’edificio era in fase di costruzione. Tuttavia nel XV secolo a San Zeno non è stata rilevata la presenza di un sacerdote stabile, probabilmente a causa della scarsità di clero disponibile all’epoca e alla poca popolazione presente, ma, nonostante questo, la chiesa fu protetta e assistita dalla Confraternita di San Zeno (sec. XVI). E’ bene ricordare, tuttavia, che il 10 giugno del 1567 il vescovo Matteo Priuli aveva delegato il sacerdote Giovanni Mazzola a celebrare una funzione ogni prima domenica del mese, ma le visite di quest’ultimo erano spesso frettolose ed inadeguate a causa del suo incarico di titolare presso la mansioneria nella chiesa di Ognissanti di Arzignano, presso l’altare dedicato a S. Maria e ai SS. Antonio e Zeno.
Non è noto che effetti abbia prodotto l’offerta di ben quattro ducati deliberata dai capi-famiglia di San Zeno nel 1593 e volta ad ottenere la celebrazione di una messa settimanale nel giorno del venerdì, ma sappiamo che fino alla metà del 1600 la chiesa non ebbe un sacerdote stabile, neppure dopo la costruzione di una casa accanto allo stabile sacro. Grazie al testamento di don Carlo Rossettini, arciprete di Ognissanti ed oriundo, fu possibile ripristinare un regolare servizio religioso per la comunità. Il secolo successivo è caratterizzato da un lungo ed intricato dissidio tra il rettore della chiesa di Ognissanti e quello di San Zeno, mirante, questo, a rivendicare l’autonomia della propria cura e quello a negarla.

1850 – AMPLIAMENTO DELLA CHIESA

La vicenda si risolse positivamente e l’arciprete successore, don Girolamo Canova, attento alle esigenze spirituali della comunità, vi inviò il cooperatore don Francesco Verza, il quale si fece fervido promotore di una nuova e più adeguata chiesa per San Zeno. Don Verza fece ampliare l’edificio originario, che aveva già l’abside volta ad oriente e l’altar maggiore venne collocato nell’attuale sistemazione. L’opera, iniziata nel 1850, era già conclusa nel 1852. La pittura presente sul soffitto dell’unica navata della Chiesa, di autore ignoto e risalente al 1857, mostra come si presentava l’edificio prima di essere ricostruito. Don Verza morì il 3 settembre del 1892, dopo ben quaranta anni di attività tra la comunità di San Zeno.

1896 – COSTRUZIONE DEL CAMPANILE

Il successore Don Giobatta Olivieri si adoperò per la costruzione di un nuovo campanile, la cui edificazione venne deliberata grazie ad una riunione con i fabbriceri nel 1896.
Il progetto costò cento lire, come attestato dai registri della parrocchia. Il 16 agosto del 1904 si tenne un concerto con le nuove campane, nonostante l’opera non fosse ancora completata. Don Olivieri, trasferitosi in una nuova parrocchia, lasciò il posto a don Urbano Urbani il 10 dicembre 1904.

1911/1933 – RESTAURO

Tra il 1911 ed il 1933 la chiesa venne restaurata e ampliata; don Urbano si preoccupò di terminare il campanile, riparare la canonica e costruire le due cappelle laterali e il battistero. In occasione dei primi battesimi nel 1922, la facciata della Chiesa venne abbellita con la raffigurazione del Buon Pastore.

1942 – SAN ZENO DIVENTA PARROCCHIA

Tra il 1933 e il 1936 prese l’incarico di parroco Don Augusto Astegno, a cui seguì Don Ermenegildo Zarantoniello, che riuscì a trasformare San Zeno da curazia in parrocchia nel 1942. Nel corso degli anni seguenti si sono succeduti i parroci Don Antonio Costenero, Don Bernardo Ave, Don Giuseppe Carlotto, Don Giampaolo Merlo e attualmente dal Mons. Mariano Lovato, arciprete del Duomo di Arzignano, a seguito dell’ingresso da settembre 2017 della parrocchia di San Zeno nell’Unità pastorale “Arzignano Centro”.

1988 – RESTAURO DELLE CHIESA
2006 – SOSITUZIONE CROCE DEL CAMPANILE

La facciata della chiesa venne restaurata nel 1988 e nel 2006 il campanile è stato ritinteggiato ed è stata sostituita le croce metallica posta in sommità della guglia.



Il video di ricognizione Danni – Comune di Arzignano
Tempesta 29 Agosto 2020

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